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inFamous

Salvatore di milioni di vite o incubo per tutta l’umanità? A noi la scelta!

Sucker Punch Productions è uno studio di sviluppo nato nel 1997 e passato alla storia per aver dato al mondo dei videogiochi quella piccola perla conosciuta come Sly Cooper. Nel 2009, in esclusiva per Playstation 3, ha realizzato inFamous, un gioco d’azione e avventura che prende alcune licenze tanto da Grand Theft Auto IV quanto da Assassin’s Creed II. In dote porta una piccola grande novità: un eroe (o anti-eroe) nuovo, che sembra uscito da un fumetto Marvel o DC. Pur offrendo un’offerta ludica controversa, riesce a ritagliarsi uno spazio nel “gotha” dei sandbox, scopriamo insieme perché.

Da un grande potere derivano grandi responsabilità

Cole MacGrath vive e lavora nella fittizia Empire City e lavora come fattorino. E’ fidanzato con una studentessa di medicina, Trish, ed è legato da vincoli di fraterna amicizia con un collega di lavoro: Zeke. Come tanti super-eroi prima di lui, Cole è il ragazzo sbagliato, nel luogo sbagliato e nel momento sbagliato. Dopo aver preso in consegna un pacchetto viene contattato dal suo datore di lavoro, che gli ordina di aprire il pacchetto. Non appena Cole toglie i sigilli, una devastante esplosione getta l’intera città nel caos e nella distruzione.

Muoiono in migliaia, muore anche la sorella di Trish, ma Cole, incredibilmente, sopravvive alla detonazione e scopre di avere poteri elettrici, nuova forza e abilità. Intanto il governo ha deciso di gettare Empire City in quarantena per evitare un sospetto contagio biologico, senza farsi troppi scrupoli nell’abbandonare la popolazione a morire di fame.

In uno scenario talmente apocalittico, immancabilmente, dei gruppi di malavitosi vedono la propria ascesa: si tratta dei Mietitori e dei Primogeniti, che fanno capo a un personaggio di nome Kessler, anche lui apparentemente dotato di poteri simili a quelli di Cole.

All’ormai ex fattorino, viene dato il potere di scegliere come utilizzare le proprie, sovrumane, capacità. Aiuterà la malavita a gettare ancora più nel disordine la città, fino al suo completo collasso? Oppure sceglierà l’ardua via del “salvatore”, ricca di soddisfazioni ma povera di ricompense? La sottile linea tra l’essere Famoso o Infame è stata tracciata e al giocatore che impersona Cole è affidato il destino di Empire City e dell’umanità intera.

Un po’ GTA IV, un po’ Assassin’s Creed ma…

Come accennato in apertura, la fatica targata Sucker Punch prende alcune licenze da due dei più famosi giochi “sand-box” di questa generazione. Ricordiamo, a chi non lo sapesse, che per sand-box si intendono dei videogiochi dalla struttura aperta, che incoraggiano l’esplorazione di una vasta mappa dentro la quale vi sono molte cose da fare, tra cui le cosiddette “missioni principali”, cioè degli incarichi che, una volta completati, fanno progredire la trama.

Analogamente a quanto si assiste in un titolo come GTA IV, la città è divisa in zone. Nel caso di inFamous le zone sono ancora più marcate perché si tratta di tre grandi isole/distretti collegate tra loro da un enorme ponte sul mare. Ogni distretto gode di una linea ferroviaria sopraelevata. I distretti sono chiamati “Neon” che è il primo in cui siamo chiamati ad agire, “Warren” e “Historical” che è quello in cui avviene il prologo e dove completeremo il gioco.

Da Assassin’s Creed, invece, sembra ereditata la possibilità di improvvisarsi “Parkour”, cioè atleti improvvisati che saltano da un tetto di un palazzo all’altro, dimostrando grande agilità e acrobazia. Inoltre viene data la possibilità di scalare i grattacieli, esattamente come nel titolo di Ubisoft.

…tanto inFamous!

Quanto di nuovo, invece, offre inFamous, sono interessanti elementi da gioco di ruolo, come l’accumulo di punti esperienza per ogni azione o missione compiuta. Vi è la presenza del cosiddetto “Karma”, che è l’allineamento morale a cui siamo abituati – una volta di più – dai giochi di ruolo, che varia da positivo a negativo. Come appare ovvio, l’allineamento determina tanto l’evolversi della trama, quanto la reazione del mondo di gioco nei nostri confronti.

Se ci comportiamo da eroe, per esempio, la popolazione ci aiuterà ogni volta che sarà possibile. Da infame, invece, potrebbero attaccarci a vista (specie i poliziotti). Reazioni uguali e contrarie saranno adottate da Mietitori e Primogeniti: nel primo caso ci odieranno e ci attaccheranno, nel secondo caso saranno nostri alleati.

I poteri a disposizione di Cole sono ben diciassette. Alcuni sono unici, molti invece sono esclusivo appannaggio di un Eroe e altrettanti invece ad uso esclusivo di un novello Infame. Vi sono poteri “passivi”, come la capacità di ricaricarsi d’energia o di resistere ai danni e poi vi sono i poteri “attivi”, cioè quelli da richiamare con l’opportuno pulsante o sequenza di azioni. Si spazia da una piccola scarica elettrica che non consuma energia, a devastanti tempeste di fulmini e saette che mandano al macero interi isolati.

Qualcuno dice “noioso”. Noi diciamo “grandioso”!

Molti critici si sono soffermati sul fatto che inFamous, dopo un po’, viene a noia in maniera analoga ad un certo Assassin’s Creed. Questo perché dopo molte ore di gioco, specie oltre la metà della storia, le missioni secondarie tendono a ripetersi. Inoltre il sistema di combattimento è stato additato come “poco profondo” oppure “ripetitivo”. Siamo d’accordo sulle critiche mosse verso la varietà di situazioni, ma ci dissociamo da quanto espresso sul fronte dei combattimenti. Il gran numero di poteri a disposizione di Cole, nonché la presenza e la possibilità di effettuare delle spettacolari azioni offre una grandissima scelta sul modo di affrontare i nemici.

Possiamo sollevarli da terra e poi elettrizzarli. Possiamo fare esplodere un recipiente di gas su di loro oppure elettrificare le pozze d’acqua che calpestano. Possiamo spingerli oltre il cornicione di un palazzo, saltare insieme a loro e mortificarli ulteriormente atterrando e provocando una deflagrazione elettrica. Possiamo fin’anche rovesciare dei veicoli con la forza dei nostri poteri, per schiacciare le minacce incombenti. Insomma: inFamous è dannatamente divertente e la sensazione di essere molto potenti è ben resa.

La poca varietà di missioni secondarie è bilanciata dalla presenza di alcuni incarichi prettamente d’esplorazione, che ci spingono a dar fondo ai nostri poteri per approfondire le indagini sulla malavita o il ritrovamento di barre energetiche: indispensabili per rendere Cole ancora più potente e pronto ad affrontare gli immancabili boss di fine livello.

Tirando le somme

Secondo Eurogamer è “il miglior action adventure dell’anno 2009”, secondo IGN “la migliore storia narrata”, PixlBit ha premiato Sucker Punch come il miglior studio dell’anno e ai Golden Game Awards il gioco è stato premiato come “gioco dell’anno” e “migliore intepretazione” da parte degli attori/doppiatori. Insomma, inFamous, per essere un gioco dai fortissimi pregi e dai soliti difetti che affliggono i sand-box al loro primo tentativo, è estremamente valido, divertente e ben fatto.

La presenza di scene di intermezzo disegnate a mano, chiaramente ispirate dai DC Comincs come DMZ e No Man’s Land, immergono totalmente in un atmosfera da super-eroi e regalano una piacevole reminescenza: quel Max Payne che si è fatto pionere di questo modo di fare scene d’intermezzo. InFamous è un bellissimo gioco e un’ottima esclusiva Ps3. Lo consigliamo ad occhi chiusi.

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